Una sfida che vedrà il Comune di Cavriglia impegnato in un progetto di rilancio grazie ai fondi intercettati dall’amministrazione comunale tra i quali quelli del PNRR.
Ieri nell’auditorium del Museo “Mine”, imprenditori della Confartigianato Imprese Arezzo, autorità locali e regionali e studenti, hanno animato un convegno dal titolo: “PNRR, Borghi e Artigiani: insieme per rilanciare l’Italia”.
Il comune di Cavriglia è l’unico in Toscana, ad essersi assicurato le risorse del bando PNRR-Borghi indetto dal Ministero della Cultura ormai da alcuni anni è indirizzato in un percorso di cura del territorio in sinergia con i principali stakeholder del territorio.
Presente all’evento l’assessore regionale Leonardo Marras. “L’attenzione della Regione per le aree interne e marginali è sempre molto alta – ha commentato l’assessore con deleghe all’economia e al turismo – in questi anni abbiamo messo a disposizione strumenti e risorse per stimolare l’insediamento di nuove imprese e, di conseguenza, lo sviluppo economico dei territori; continueremo a farlo con i nuovi fondi europei che la Toscana avrà a disposizione. Il caso del comune di Cavriglia è, senza dubbio, significativo: la scelta della Regione del borgo di Castelnuovo D’Avane come unico in Toscana da riqualificare grazie ai fondi del PNRR, è un’opportunità eccezionale e deve essere sfruttata al meglio e al massimo. Saremo quindi accanto all’amministrazione e alle associazioni di categoria nella programmazione di azioni a favore delle imprese e nella promozione del paese che, inevitabilmente, diventerà protagonista di un nuovo indotto turistico richiamando visitatori dall’Italia e dall’estero”, ha concluso Marras. Il territorio di Cavriglia dal dopoguerra ad oggi ha attraversato una importante serie di cambiamenti, da essere sede di una delle più grandi miniere per l’estrazione di lignite, oggi sta diventando un vero e proprio volano per l’economia green. Un progetto che nei prossimi anni impegnerà l’amministrazione comunale.
“Ringraziamo Confartigianato per aver scelto Castelnuovo d’Avane quale sede del suo convegno”, ha sottolineato il sindaco Leonardo Degli Innocenti o Sanni. “Ciò ci fornisce l’occasione di parlare dei tanti ambiziosi progetti che stiamo approntando: la viabilità alternativa in zona Porcellino, l’ospedale di comunità, la riqualificazione dell’area mineraria, la nascita del Parco dello Sport e la ciclopista dell’Arno”, ha spiegato il primo cittadino. “Tutte opere che contribuiranno sensibilmente a migliorare la qualità della vita in vallata ed a creare importanti sbocchi occupazionali. Ci auguriamo, pertanto, che anche l’attenzione derivante da eventi e convegni quale quello di Confartigianato conducano a tale risultato”.
Il convegno nato dalla sinergia con Confartigianato aveva come obiettivo l’avvio di un percorso che guardi imprese e amministrazione protagonisti dei contenuti che caratterizzeranno la nuova vita del Comune.
“Lo scopo è quello di valorizzare le potenzialità del territorio valdarnese e i margini di crescita economica che gli investimenti dei fondi PNRR possono rappresentare per l’intero sistema produttivo. L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sulle opportunità destinate alle imprese artigiane ed alle PMI”, ha sottolineato il presidente di Confartigianato Maurizio Baldi. “Nel comune di Cavriglia le opportunità sono tantissime, non solo per l’importante bando vinto per la riqualificazione del vecchio borgo, ma perché nei prossimi anni sarà protagonista di una serie di interventi pubblici e privati che la renderanno centrale nel Valdarno”, ha aggiunto Baldi.
“Per questo motivo – ha spiegato Roberta Corbò, responsabile nazionale Confartigianato, patrimoni territoriali, comunità locali e turismo – occorre costruire delle proposte per di mantenere vivi questi territori, combattendo lo spopolamento attraverso uno sviluppo sostenibile che alimenti la loro pluralità di vocazioni e il loro tessuto imprenditoriale. Oggi molti giovani scelgono proprio questi luoghi per costruire progetti imprenditoriali basati sull’economia circolare. Ma una piccola impresa che si trova in un territorio meno collegato, meno cablato e con minori servizi, non ha la stessa possibilità di stare sul mercato rispetto a un’impresa che si trova in un centro urbano. In questo senso – ha aggiunto Corbò – sarebbe utile istituire una fiscalità di vantaggio che incentivi le imprese a restare e attragga nuove imprese giovani”.